In uno dei miei sondaggi su IG (mi piacciono un sacco, perché mi permettono di avere un filo diretto con voi e conoscervi meglio) vi ho chiesto quali fossero i motivi che vi avevano spinti a cominciare a praticare yoga.
Poiché le vostre risposte sono state tante e belle, ho pensato fosse interessante condividerle, insieme a qualche spunto su quelli che -a oggi- sono stati i motivi che mi hanno portato ad amare così tanto quello che faccio.
Perché pratichi yoga?
Ecco alcune delle vostre risposte (e, inutile che ve lo dica, mi ci ritrovo praticamente in tutte):
- È l’unico momento in cui mi sento connessa e rispettosa del mio corpo
- Per trovare la mia serenità
- Iniziato con il primo lockdown, per sentirmi libera, ora perché mi fa stare bene, se non pratico soffro
- Ho iniziato per alleviare ansia e insonnia, consigliato dal medico
- Perché mi fa stare bene, non solo a livello fisico ma anche mentale, oltre alle belle persone che si incontrano
- Perché ogni volta che pratico mi sento un po’ meno carcassa
- Mi permette di approfondire la conoscenza di me e del mio corpo, e di capire i miei limiti
- Posso dire che il corpo ha acquisito maggiore energia, e l’umore che già andava bene… è pure migliorato!
- Perché ho provato molte discipline e non c’è niente che mi faccia stare bene come l’Iyengar yoga
- Per aprire mente e corpo, imparare a stare ed evolvere in una posizione come nella vita!
- Perché mi rende felice!
- Ho iniziato per problemi alla schiena e ora non posso più farne a meno
- Pratico da quando ho 19 anni, è la mia passione, il mio momento in cui non penso
- Perché mi fa stare bene, mi dà tanta energia e mi fa sentire giovane. Se non lo pratico ne sento la mancanza
Perché pratico yoga
Ora tocca a me :-)
Vi ho detto spesso come per me lo yoga sia un percorso, un viaggio: può farmi fare fatica, ma quella fatica piena di aria e luce e gratitudine, perché nel mentre, e dopo -per lungo tempo- mi restituisce molto più di quanto si e preso in fatto di energia, sudore e stanchezza.
Un percorso progressivo, certo, graduale e infinito, che ha bisogno di costanza, esperienza e pazienza.
Per capire cos’è lo yoga occorre praticarlo, per conoscerne i benefici occorre fare esperienza. Non solo nelle posizioni fisiche ma anche nel pranayama, ovvero gli esercizi di respirazione.
Lo yoga può diventare parte integrante del nostro stile di vita: ma questo è un percorso molto intimo, e per alcune persone può restare un’attività da praticare una o due volte la settimana, mentre per altre diventa qualcosa di imprescindibile di cui non si riesce più a fare a meno.
Lo yoga è un modo di essere, è un prendersi cura del proprio corpo e della propria anima, una scelta di un momento e un luogo per sé stessi. È curando e ascoltando noi stessi che potremo “sentire” l’altro e prendercene cura. Lo yoga è quindi uno strumento di esplorazione, un laboratorio per il corpo e la mente, un continuo spazio di scoperta del loro funzionamento e del loro intersecarsi, per un equilibrio di benessere e pace interiore.
Insieme alla naturopatia, lo yoga aiuta a guardare in profondità e, più lo fa, e più ci rende consapevoli e attenti.
E poi lo yoga è magico.
Credi di agire solo sulla schiena, poi ti accorgi che hai trasformato l’umore e lo stato d’animo.
Fai una posizione di torsione, e arriveranno calma ma anche energia.
Respirare bene non è solo una necessità, né solo un esercizio, e imparare a osservare il respiro è un potente strumento per agire sul nostro umore e sul nostro stato d’animo.
Potrei continuare all’infinito, ma la magia non si racconta, si vive!